Irene vive in un villaggio in un luogo imprecisato del Brasile. Vive la tipica crisi adolescenziale che la porta a cercare qualcosa fuori dell’ambiente domestico. Scopre per caso che suo padre ha, segretamente, un’altra famiglia in un villaggio vicino, che va a visitare periodicamente e dove è padre di una ragazza, adolescente come lei e che ha il suo stesso nome, Irene. Tra le due ragazze nasce una amicizia fatta di condivisione delle pulsioni tipiche dell’età e soprattutto del segreto che le unisce.

As Duas Irenes di Fabio Meira è una storia interessante e sorprendente. La regia conduce lentamente alla scoperta del segreto ed alla decisione di smascherarlo che anima le due protagoniste. Sono lenti anche gli avvenimenti e lo stile di vita del villaggio immerso nel caldo sudamericano, lentezza che è messa in scena dalla regia che indugia a lungo sui piani, che non ha fretta di far succedere le scene una dopo l’altra. Il tema portante è quello del segreto che forse è una voglia di non vedere fino in fondo, tanto forti sono i bisogni delle persone coinvolte. Ed altrettanto forte è l’energia delle due ragazze che nel pieno del tumulto adolescenziale trovano il coraggio di porre fine a quest’ambiguità, gettando le basi per l’ingresso nel mondo degli adulti e ad un futuro che a questo punto può aprirsi a possibilità migliori.