Intorno agli anni ’40 a Bahia in Brasile, la giovane Flor sposa Vadinho, don Giovanni e uomo dedito al gioco d’azzardo. La passione di Flor le permette di perdonare tutte le mancanze del marito, che riesce a renderla felice solo a letto. Improvvisamente Vadinho muore e donna Flor di li a poco tempo trova un nuovo marito, il farmacista che è esattamente all’opposto di Vadinho: poca passione a letto ma sempre presente in tutto. Flor comincia a rimpiangere il primo marito e si rivolge ad una fattucchiera per evocarne la presenza.
Bruno Barreto mette in scena un classico di Jorge Amado che racconta le varie anime del Brasile. Credenze, magie, fattucchiere, uomini dissoluti, donne passionali cosi come i loro opposti. Una ricchezza e varietà di anime che vengono dal passato indigeno e dalle nuove culture portate dagli europei che si fondono a creare un cocktail unico. E poi la vicenda che riguarda tutti, quella che pone il bivio tra passione e certezze, due strade che sembra sempre molto difficile tenere insieme. La protagonista in questo caso non accetta di scegliere tra le due ipotesi, ma riesce a trovare la sua formula vincente affinchè le due anime, le due necessità possano convivere tra loro secondo una formula creativa e adattata alle sue necessità