Arquimedes Puccio è il capo indiscusso di una famiglia e di un clan che si occupa di rapire persone per poi liberarle (non sempre) dietro iI pagamento di un riscatto.
Favorito dalle conoscenze politiche e militari in un’Argentina appena uscita dalla dittatura compie i suoi crimini con l’aiuto dei suoi figli maschi tra l’indifferenza del resto della famiglia. Quando, proprio tra i questi, qualcosa comincia ad incrinarsi e gli appoggi politici perdono importanza, clan perde colpi fino ad essere scoperto.
Tratto da una storia vera il film di Pablo Trapero getta un’occhio sugli intrighi politici che sono continuati ben oltre la fine della dittatura Argentina
Il punto di vista è quello del figlio maggiore Alejandro che ad un certo punto comincia a vivere il conflitto della voglia di staccarsi da questa assurda continuità di crimini e la necessità di non deludere il padre che gli ricorda sempre quanto debba essergli riconoscente.
E proprio per non riuscire a scegliere la sua strada, come invece riesce a fare il fratello minore, Alejandro rimane incastrato nel copione familiare che lo porta ad un finale tragico