Ahmad torna a Parigi per formalizzare il divorzio da Marie, con la quale anni prima era stato sposato. Poi, incapace di adattarsi, era tornato a Teheran.

Marie ha due figlie avute dal suo primo matrimonio, tutte le sue relazioni hanno grandi difficoltà finendo per interrompersi, e questo le causa un grosso conflitto soprattutto con la figlia maggiore. Soprattutto in vista dell’ennesimo matrimonio.

Quella che doveva essere una semplice formalità si trasforma in una vera e propria resa dei conti, resa possibile dai tanti temi rimasti irrisolti nel passato.

Un gran bel film questo di Asghar Farhadi che compie un’indagine minuziosa sulla psicologia di tutti I protagonisti. Il tema del passato irrisolto trova la sua deflagrazione nel senso di colpa che tutti hanno per qualche ragione, piuttosto per definizione direi. E che provano a risolvere tentando di trovare un nuovo colpevole. Sono persone estremamente fragili, che soffrono la ferita del non amato, che alimentano alimentando continuamente la ambiguità delle loro relazioni. Alla fine emergerà che queste colpe sono labili, soggettive, e che il percorso compiuto da ognuno per individuare la verità serve in realtà a fare chiarezza dentro sé stessi.