Chan-sil è una donna di quarant’anni , lavora come produttrice nel cinema. insieme al suo regista di riferimento. Quando il regista improvvisamente muore, Chan-sil si trova fuori dal mondo a cui aveva dedicato tutta la sua vita, e disoccupata deve affrontar eil problema di ricostruirsi una vita. Si innamora di un giovane regista di cortometraggi, che insegna francese per vivere, e questo incontro diventa lo spunto per ripensare la sua vita.
KIM Cho-hee mette in scena una storia autobiografica dove il tema è quello di ricostruire, o forse costruire veramente, la propria identità in un’età non più giovanissima. La protagonista, come accade nell’adolescenza, trova il modo di confrontarsi con le proprie paure, con le proprie aspettative, a volte irrealizzabili, e con la realtà, grazie all’innamoramento che porta scompiglio. Ma gli strumenti sono quelli dell’adolescente, periodo in cui sembra essersi fermata nella sua evoluzione psicoemotiva; dovrà mettersi in gioco in prima persona per superare il passaggio esistenziale e ritrovare un nuovo equilibrio più consono alla sua condizione attuale.