Dopo 10 anni di clandestinità a Parigi, Samba viene scoperto e trasferito in un centro di accoglienza in attesa che la corte decida la sua sorte. Quando gli viene consegnato il foglio di via, la sua condizione peggiora e la condizione di precario diventa insostenibile. A sostenerlo c’è Alice, una donna conosciuta nel centro di accoglienza, dove a causa di un esaurimento nervoso stava svolgendo volontariato.
Toledano e Nakache riprendono il filo di “Quasi amici” ed entrano nello specifico della difficile condizione di un immigrato, ma anche di chi perfettamente inserito nel sistema non riesce più a farne parte. Quello che aiuta le persone in difficoltà è la presenza di relazioni affettive significative; serve a poco, infatti, condividere condizione, paese di provenienza o colore della pelle: nella giungla metropolitana ognuno deve pensare a salvarsi. Film ben strutturato e godibile, pur nella forzatura di certe situazioni relazionali.
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